Il Montiferru è quanto possiate trovare in Sardegna di più vicino ad atmosfere della costa irlandese o scozzese. E allora cosa fare se a Santa Caterina di Pittinuri se piove?
Un paesaggio verde anche d’estate, uno scuro massiccio basaltico attraversato da tantissimi corsi d’acqua, e poi cascate naturali e scogliere bianche che si affacciano su un mare di un azzurro intenso. Questo è il Montiferru.
Anche d’estate, complice un maestrale talvolta sostenuto e le correnti atlantiche a cui è naturalmente esposta, può accadere che qui le attività in spiaggia siano poco piacevoli, anche d’estate.
Che fare allora a Santa Caterina di Pittinuri quando piove?
Credits Wikipedia
La natura e la storia qui si legano profondamente e offrono molteplici spunti per passare una giornata diversa ma altrettanto piacevole.
Se volete scoprire un passato antico e misterioso..siete nell’isola dei Nuraghi!
Il Montiferru offre, a poche decine di chilometri dal nostro Hotel La Baja, numerose testimonianze del nostro passato.
Decine di nuraghe punteggiano il territorio, simboli di una civilità di cui non si è davvero scoperto tutto. Basti pensare che nel terririo di Scano Montiferro ne sono censiti 36, uno ogni 2 cilometri quadrati. Ecco i principali del terrotorio, molti di essi visitabili tutto l’anno e spesso in buono stato di conservazione. Ne elenchiamo qui solo alcuni
A Santu Lussurgiu troviamo
Elighe Onna.
Composto di una torre principale e due di minosti dimensioni, è attualmente alto circa 5 metri. Si raggiunge percorrendo la strada provinciale da San Leonardo in direzione di Macomer. Il nuraghe è visibile per un tratto di strada sulla sinistra. Superato di poco il quarto chilometro ci si avvia in una stretta strada di penetrazione agraria.
Nuraghe Piricu
in ottimo stato di conservazione, composto in due piani sovrapposti, si trova all’interno di un terreno privato ma ne è possibile la visita
Nuraghe Abbauddi
Grande nuraghe altro olte nove metri, di struttura monotorre e in pietra arenaria. Strutturato con la classica camera pincipale, è però dotato di ben 3 nicchie ricavate all’interno del massiccio spessore murario. Da destra parte una scala che porta sulla sommità della torre.
Nuraghe Urassala
Un bel nuraghe che presenta la sua sagoma monotorre praticamente intatta, di facile accesso e con la possibilità di raggiungere la sommità grazie ad una ripida scalinata.
Credits Sardegna Turismo
Una testimonianza della Sardegna Medievale
Muovendosi lungo la costa è possibile visitare un incantevole borgo costiero. Con un grande castello medievale, un centro storico curato e una romantica passeggiata lungofiume, Bosa dista appena 35 minuti dal nostro Hotel la Baja.
Questa cittadina è caratterizzata dall’unico fiume navigabile in Sardegna, il Temo, e dalle sue case multicolori che si arrampicano fino alle pendici del colle di Serravalle. Sulla sua sommità il grande castello dei Malaspina, del dodicesimo secolo. All’interno della sua cinta muraria la bella chiesa di Nostra Signora de sos Regnos Altos, che contiene al suo interno un ciclo di dipinti dei primi del trecento.
Nei pressi di Bosa è inoltre visitabile uno splendido esempio di architettura romanica, la chiesa di Nostra Signora di Regnos Altos, un tempo cattedrale (la città di Bosa fino al 1500 sorgeva in una posizione differente da quella attuale) e risalente nel suo impianto originale intorno all’anno mille. Molto ben conservata, è la chiesa romanica più antica della Sardegna.
Addentrandosi ora nel cuore del Montiferru, ma a solo mezz’ora dal nostro hotel La Baja, è possibile visitare il più affascinante borgo del Montiferru, che mantiene memoria del suo passato medievale mentre è circondato da una foresta fitta e verdissima: Santu Lussurgiu. In un’area ricca di sorgenti oligominerali, conosciute fin dall’antichità e che dà il nome dell’antico Borgo di San Leonardo di Siete Fuentes, questo paese ha un’attiva economia che deriva da un fiorente artigianato legato al ferro. Sono infatti noti in tutto il mondo i finimenti per cavallo fatti dalle botteghe artigiane lussurgesi, così come sono altrettanto apprezzati i suoi coltelli. Tra le vie strette si affacciano piccole piazza.
In una di queste di trova la antica chiesa di santa Croce, che era originariamente dedicata proprio a San Lussorio (lussurgiu in Sardo), mentre poco distante è visitabile quella di Santa Maria degli Angeli, costruita nel 1473 e che era facente parte di un convento di frati minori.
Imperdibile, a poco più di 20 minuti, la fonte di Elighes Uttiosos (in italiano potrebbe tradursi “lecci da cui sgorga acqua”), all’interno di un bosco che supera i 900 metro di altezza. Da là scatursce il torrente che porta poi sfocia a Santa Caterina di Pittinuri.
Se invece non avete molta voglia di muovervi, in dieci minuti d’auto potete arrivare a Cuglieri. Fondata dai romani nel secondo secolo a.C., è stato un centro importante in particolare per motivi legati all’agricoltura e alla chiesa. Durante l’infeudamento spagnolo importanti miglioramenti fondiari l’hanno resa produttrice di un eccellente olio d’oliva, acquistabile in loco anche oggi, mentre la chiesa ha avuto lungamente una grande importanza nella vita cittadina per via della presenza della facoltà pontificia di teologia, oggi chiusa. Tra le vie del borgo sarà possibile imbattersi in botteghe artigiane. Cuglieri è infatti particolarmente apprezzata per la produzione di oggetti artigianali in sughero, tappeti,coperte, e per le caratteristiche cassapanche in legno intagliato.
Dove dormire nel Montiferru?
Speriamo di avervi dato degli spunti interessanti per passare giornate piacevoli anche quando a Santa Caterina di Pittinuri piove.
E ora, lasciateci descrivere il nostro Felix Hotels La Baja.
Questo hotel quattro stelle si trova appunto a Santa Caterina Pittinuri, e si affaccia sull’omonima spiaggia e si gode una vista unica sulla baia circondata dalle rocce della costa occidentale della Sardegna.
Il relax, la piscina, la cucina eccezionale e la spiaggia sono l’ideale per una vacanza rigenerante nella bellezza della costa occidentale della Sardegna.
Vi aspettiamo!
