La spiaggia del Principe, prediletta dall’Aga Khan

È una delle meraviglie della Costa Smeralda, tra le spiagge di Romazzino e Capriccioli. Il suo nome originale è Poltu di li Cogghj

Vi approdò per caso, in uno dei suoi giri in barca lungo quella costa che prima di diventare Smeralda si chiamava Monti di Mola. Fu così che negli anni Sessanta, in piena nascita della avventura turistica che rivoluzionò la Gallura e la portò alla fama internazionale, il principe Karim Aga Khan IV scoprì un’insenatura bellissima, fatta di sabbia bianchissima, a forma di grande arco diviso in due da un grande scoglio di rocce granitiche rosa.

 

Poltu di li cogghj

È la spiaggia di Poltu di li Cogghj, che in gallurese significa ‘porto delle pelli’, perché storicamente era usata come sede d’imbarco per tutto ciò che veniva prodotto in quella zona, soprattutto i pellami. La spiaggia, circondata da una folta vegetazione di macchia mediterranea, si trova nel Comune di Arzachena a 15 chilometri dal paese, in piena Costa Smeralda, tra le spiagge di Romazzino e Capriccioli, altre due perle di questo tratto di litorale e oggi è nota e riconosciuta con un altro nome, la spiaggia del Principe, proprio perché il fondatore della Costa Smeralda la scelse come prediletta.
Esclusiva per la sua bellezza è aperta a tutti: con una passeggiata di pochi minuti si arriva nel cuore di questa meraviglia della natura. La spiaggia è esposta a sud-est e le giornate migliori per goderne appieno sono quelle in cui il vento spira da ovest.

 

Le isole di Mortorio e Soffi

Di fronte alla spiaggia del Principe si stagliano due delle isole dell’Arcipelago di La Maddalena, l’isola di Mortorio e quella di Soffi, insieme alle minori che le circondano.
Mortorio è, tra le sorelle, la più famosa e ricca di storia e bellezza. E oltre al fascino della natura e dell’acqua cristallina che la circonda, Mortorio è anche un simbolo della Costa Smeralda, che proprio da qui prese le sue origini. Nel 1954 l’industriale Giuseppe “Kerry” Mentasti comprò l’isola e alcuni anni dopo anche i terreni dell’attuale Porto Cervo. Furono proprio quelli che poi rivenduti all’amico Karim Aga Khan diedero vita al primo insediamento smeraldino. Intorno al nome di quest’isola sono molte le leggende e le testimonianze. La storia e i ritrovamenti di numerose ossa fanno pensare che quest’isola sia stata teatro di aspre lotte che videro i Genovesi dare battaglia ai pirati saraceni oppure ai nemici Pisani.

 

Falchi pellegrini e gabbiano corso

Soffi ha un profilo piatto e verdeggiante ed è ideale per chi cerca una piccola cala in cui nuotare e ammirare il paesaggio. Circondata da bassi fondali cristallini e soffici distese di sabbia. La zona più suggestiva è costituita dalle caratteristiche Piscine così chiamate per la grande somiglianza a delle piscine naturali circondate dalle rocce con il fondo sabbioso e l’acqua color smeraldo. Con le sue formazioni granitiche sull’isola dimorano i falchi pellegrini e nidifica il gabbiano corso, una delle razze protette più rare al mondo.

 

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Come arrivare alla spiaggia

Dopo il bivio per Cala di Volpe si svolta a destra verso Romazzino. Dopo circa 1.5 chilometri parcheggiare l’auto e proseguire a piedi in una mulattiera che conduce alla spiaggia in circa 10 minuti.

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