San Pantaleo, assolutamente da vedere
Chi è stato in vacanza in Gallura ne parla in termini sempre positivi, chi invece si è perso questo piccolo gioiello… può sempre rimediare tornando! Parliamo di San Pantaleo, il borgo incastonato nel massiccio granitico di Cugnana a poche decine di minuti d’auto dai nostri hotel di Olbia e Arzachena.
Vediamo di conoscerlo meglio, partendo dalla sua storia.
La storia
San Pantaleo, come molti altri piccoli borghi galluresi, nasce nel periodo dello sviluppo degli stazzi e della loro particolare cultura. Il nucleo originario del paese si sviluppa nei primi dell’800, quindi con la crescita della popolazione viene istituita una parrocchia (1903), e fa parte del comune di Olbia dal 1939. Originariamente borgo agricolo, oggi è un magnifico esempio di valorizzazione di un territorio, ma senza che esso sia stravolto.
San Pantaleo ha molte definizioni.
È chiamato il paese degli artisti, per via della presenza di tante case e boutique di artisti che l’hanno eletta come domicilio.
È anche conosciuto come paese dei mercatini, per via di quello notissimo che qui si svolge.
E’ anche noto per il bel sentiero di trekking (da Stazzu Manzoni a Li Pinnitteddi), per il festival del folkore e per la posizione strategica che colloca San Pantaleo vicino ad alcune tra le più belle spiagge della zona come Rena Bianca.
San Pantaleo, la natura dentro
Forse il primo tra gli elementi che colpiscono di questo borgo è l’aspetto naturale. Sul paese si affaccia una falesia che pare portata dalle Dolomiti, e che lo protegge. Le vie strette alternano le botteghe degli artisti con le semplici (ma curatissime) case galluresi dipinte oggi con colori vivaci. Le spiagge sono vicine, il profumo del mare arriva nitidamente.
Eppure San Pantaleo è anche trekking di buon livello, che porta a scoprire quella parte della Gallura, il bosco, oggi sempre più apprezzata.
San Pantaleo, un paese di artisti
Cosa avrà mai questo paesino incastonato nelle rocce di Cugnana che lo possa rendere interessante agli occhi dei tanti artisti che oggi lo popolano?
Forse la tranquillità ed il silenzio della campagna, forse i colori vividi delle rocce e dei boschi da un lato e quelli luminosi del mare dall’altro.
Forse la semplicità della vita di un borgo di poco più di mille abitanti in cui la tolleranza ed il rispetto delle diversità si colgono nitidamente.
Forse la possibilità di poter avere un mercato di eccezione per le proprie opere, la Costa Smeralda, ad appena venti chilometri.
Quello che colpisce, in ogni caso, è che dagli anni ‘70 numerosi artisti dalle più diverse esperienze e un po’ da tutto il mondo hanno aperto le loro botteghe a fianco a quelle degli artigiani sardi che erano già presenti o che si erano trasferiti qui. Questo fa sì che oggi si possano trovare, fianco a fianco, botteghe d’arte e artigiani del ferro battuto, ceramisti e orafi, intarsiatori, pittori e scultori dalle esperienze e gusti più disparati.
Qualcosa da non perdere per gli amanti del bello.
San Pantaleo, il paese del mercatino più bello della Sardegna
Questo piccolo borgo è anche giustamente famoso per il suo originale e coloratissimo mercatino.
Da maggio a ottobre tra le strette vie e la piazza centrale, ogni giovedì, troverete un’offerta del meglio della produzione agricola della Gallura e tante proposte artigianali di oggettistica, ceramica, legno, tessuti e tanto altro ancora.
La maestria degli artigiani locali e non consente veramente di fare un tour che coniuga la curiosità con la cultura, la creatività ed il design. Non si immagini vedere opere d’arte fine a sé stesse. Esse possono essere tranquillamente oggetti di uso comune, ma stilizzati e arricchiti da quella nota d’artista che ha fatto la fortuna di questo mercatino.
Speriamo di avervi raccontato esaustivamente di questo piccolo gioiello che si trova a pochi minuti di auto dai nostri hotel di Olbia, Baia Sardinia ed Arzachena.
Un contesto naturale di pregio e con peculiarità culturali e sociali uniche che fanno di San Pantaleo un luogo assolutamente da non perdere nella vostra vacanza in Gallura.