Cannonau, il vino sardo che arriva dai nuraghi

È il vitigno più antico del Mediterraneo, il simbolo della Sardegna. Ecco le principali cantine di Cannonau tra Ogliastra e Barbagia.

Colpisce per il suo colore rubino brillante, che può essere intenso e speziato come la macchia mediterranea, ma anche delicato ed elegante, caldo ed accogliente come l’ospitalità degli abitanti dell’isola che lo fa crescere; forte e fiero, ma anche riservato ed “austero” come il carattere dei sardi stessi.
È il Cannonau, senza dubbio il vino sardo per eccellenza, forse quello che meglio identifica la storia, le tradizioni e il carattere dei sardi. Il più diffuso in Sardegna e il più amato e conosciuto fuori dall’Isola. Forse allietava già gli antenati nuragici dei sardi, di certo si è diffuso con successo negli altri Paesi del Mediterraneo e del mondo. Per questo è considerato oggi il vitigno più antico del Bacino del Mediterraneo.

L’elisir di lunga vita

È di quasi 7.500 ettari la superficie registrata a Cannonau in tutta la Sardegna, pari al 27 per cento del totale. Il 64 per cento di questa si trova nel territorio della vasta provincia di Nuoro, inclusa l’Ogliastra, per un totale di circa 4.800 ettari.
Vino delle grandi occasioni e dei giorni di festa oggi, per molti anni è stato il ristoro per i tanti contadini e i pastori impegnati nelle fatiche della campagna. Contadini e pastori centenari, tanto che il Cannonau è divenuto anche oggetto di studio da parte degli scienziati che indagano i segreti delle cosiddette “blue zone” del pianeta.
Zone in cui la qualità della vita e degli alimenti, compreso un buon bicchiere di vino, sembra essere alla base di una vecchiaia serena e prolungata. In Sardegna si trova una delle blue zone più importanti nel mondo, nel centro dell’Isola e in Ogliastra. Proprio le terre del Cannonau che grazie all’altissimo contenuto di Resveratrolo (un importante fenolo) sarebbe anche un elisir di lunga vita.

Cannonau di Sardegna Doc

Il Cannonau di Sardegna è una Doc, il vino rosso o rosato, è ottenuto per il 99% di uve Cannonau e il restante 1% massimo da uve di produzione locale. L’invecchiamento obbligatorio minimo di questo vino è di un anno, del quale, almeno 6 mesi, trascorsi in botti di rovere o castagno.
A tutelare il Cannonau di Sardegna c’è dal 2007 l’omonimo Consorzio, cui hanno aderito la maggioranza dei produttori regionali che assieme rivendicano oltre il 40% della superficie vitata a Cannonau di Sardegna DOC.

Le cantine

Nel Consorzio, che ha sede a Nuoro, siedono i rappresentanti delle più importanti cantine che tra l’Ogliastra e la Barbagia producono questo elisir tutto sardo. Nella maggior parte di queste cantine sono disponibili tour guidati alla scoperta della storia e dei luoghi del Cannonau. Solo per citarne alcune la Cantina Antichi Poderi di Jerzu, le cantine sociali di Dorgali, Oliena (con il suo noto Nepente) e Orgosolo. O ancora le cantine Sedilesu di Mamoiada.

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Cantine Giuseppe Sedilesu
via Vittorio Emanuele II, 64
Mamoiada (Nuoro)
Su prenotazione visita ai vigneti e alla cantina, con degustazione di vini e prodotti locali. Possibili escursioni campestri nell’agro, visite dei siti archeologici ed escursioni

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