Le Domus de Janas in Sardegna: patrimonio Unesco e tesoro millenario

Le Domus de Janas in Sardegna sono ufficialmente entrate a far parte del Patrimonio culturale dell’umanità UNESCO, riconoscimento che sottolinea l’importanza storica, archeologica e simbolica di questi antichissimi monumenti funerari.

Sebbene la Sardegna sia celebre soprattutto per il periodo nuragico, le Domus de Janas rappresentano una fase ancora più remota della storia isolana: quella della Civiltà prenuragica, risalente al Neolitico recente, tra il 4000 e il 3000 a.C.

Cosa sono le Domus de Janas?

Il termine “Domus de Janas” significa letteralmente “case delle fate” o “delle streghe” nella lingua sarda, e nasce dalla tradizione popolare secondo cui queste piccole grotte scavate nella roccia fossero abitate da esseri magici, le janas, creature benevole ma misteriose. In realtà, si tratta di tombe scavate nella roccia viva, realizzate dalle prime comunità agricole e pastorali dell’isola. L’interno di queste sepolture riproduce spesso la forma di una casa, con stanze, soffitti a spiovente e decorazioni simboliche.

Un fenomeno diffuso e capillare

Le Domus de Janas sono presenti in tutta la Sardegna, con oltre 3.000 tombe ipogeiche censite (e molte altre ancora da scoprire). Si trovano in prossimità di altopiani, colline e affioramenti rocciosi, spesso organizzate in necropoli con decine di sepolture raggruppate. Rappresentano una delle più importanti testimonianze archeologiche dell’Europa preistorica e offrono preziosi indizi sulla spiritualità, l’organizzazione sociale e le tecniche costruttive delle popolazioni neolitiche sarde.

 

Le Domus de Janas in Gallura

In Gallura, regione montuosa e granitica del nord-est della Sardegna, le Domus de Janas sono meno numerose rispetto ad altre aree ma non meno affascinanti. Tra le più note ci sono quelle della necropoli di Li Muri, nei pressi di Arzachena. Qui si trovano tombe a corridoio con stele e circoli megalitici che richiamano usanze comuni anche ad altre aree del Mediterraneo.

Un importante sito si trova anche a Olbia, nella località di Cabu Abbas, dove è presente una Domus de Janas scavata nel granito, posizionata su un’altura panoramica. La sua posizione strategica e il contesto naturale che la circonda ne fanno una tappa suggestiva e facilmente accessibile per chi soggiorna nella città gallurese.

Altri esempi significativi sono le domus di Calangianus e Monti, immerse in un paesaggio di sugherete e massi granitici modellati dal vento. Queste sepolture preistoriche testimoniano la diffusione del culto dei morti anche in un territorio meno ospitale alla lavorazione della roccia rispetto ad altre zone dell’isola.

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Le Domus de Janas in Ogliastra

L’Ogliastra, cuore selvaggio e montuoso della Sardegna centro-orientale, è una delle aree con la maggiore concentrazione di Domus de Janas. Qui si trovano siti spettacolari sia per il numero di tombe che per la loro conservazione. Una delle necropoli più celebri è quella di Monte Arista, nel territorio di Lotzorai, con sepolture decorate da incisioni a spirale e motivi taurini.

Importanti esempi si trovano anche nei pressi di Bari Sardo, dove si può visitare il sito di Pizzu ‘e Monti, con alcune Domus scavate in pareti rocciose e circondate da macchia mediterranea. Questi siti, spesso poco conosciuti, sono ideali per escursioni archeologiche all’aperto e per scoprire una Ogliastra ancora intatta.

Altri siti significativi sono le Domus de Janas Lotzorai di Tracucu, scavate nella roccia calcarea delle pendici montuose. In Ogliastra, la tradizione delle janas è ancora viva nei racconti orali: le antiche tombe sono considerate luoghi sacri e misteriosi, spesso associate a leggende su tesori nascosti, magie e riti di fertilità.

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Le Domus de Janas nel Montiferru

Il Montiferru, massiccio vulcanico del centro-ovest della Sardegna, ospita alcune tra le più suggestive Domus de Janas dell’isola. La necropoli di Cornus-Montresta, ad esempio, si distingue per la posizione panoramica e la ricchezza di ambienti interni, con tombe complesse che possono contare fino a dieci vani.

Sono presenti varie Domus de Janas meno note ma di grande fascino, come quelle di Sennariolo, Scano di Montiferro e Cuglieri, spesso incastonate in paesaggi basaltici che raccontano l’origine vulcanica della zona. La loro lavorazione richiede una tecnica sofisticata, resa ancora più straordinaria dalla durezza della pietra.
Questi siti offrono un mix raro tra archeologia e natura, perfetto per chi desidera coniugare l’escursionismo con la scoperta di luoghi ancestrali.

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Un’eredità viva nel tempo

Le Domus de Janas in Sardegna non sono solo monumenti archeologici: sono testimoni silenziosi di una civiltà antichissima, capaci di parlare ancora oggi attraverso la pietra, le forme e le leggende. Il riconoscimento UNESCO ne sancisce il valore universale, ma la loro vera forza sta nel legame profondo con il territorio e con la memoria collettiva del popolo sardo.
Visitare una Domus de Janas significa fare un viaggio nel tempo, scoprire le radici della spiritualità mediterranea e osservare l’ingegno di chi, migliaia di anni fa, trasformò la roccia in una casa per l’eternità.
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