Scopri la SS125: l’orientale sarda, la Route 66 della Sardegna.

SS125 Orientale Sarda, un viaggio della Sardegna a un’altra velocità

Spesso quando si chiede a chi ama viaggiare cosa lo spinga a muoversi, la risposta è “il viaggio in sé stesso”. Oggi nella scelta di un viaggio la comodità e il tempo utilizzato per spostarci sono dei fattori quasi imprescindibili. E tutto si muove di conseguenza.

Ma in Sardegna, per chi invece ha voglia di godersi il viaggio, è possibile trovare itinerari stradali che riportano a uno scorrere del tempo diverso, forse più lento ma certamente diverso.

Uno di questi itinerari stradali e probabilmente il più famoso  è la SS125, l’Orientale Sarda.

SS 125, la storia

Costruita partendo dal tracciato originario di una strada regia della metà dell’ottocento, la SS125 viene ultimata nel suo tracciato da Cagliari a Olbia (all’epoca denominata Terranova Pausania) nel 1928. Successive modifiche ne allungano e accorciano la lunghezza, facendola arrivare all’attuale estensione. Non vi aspettate una strada costiera con affacci mozzafiato sul mare. Questa strada è stata progettata in un tempo in cui il mare non voleva dire villeggiatura. Spesso le aree costiere erano malsane, e la malaria qui ha mietuto vittime fino agli anni ‘50. Perciò se pensate a un viaggio con la salsedine che si attacca ai vetri, state sbagliando itinerario.

Si, siete in Sardegna.
No, in Sardegna non c’è solo il mare.

 

 Il paradiso dell’On the Road sardo

La Strada Statale 125 è per definizione la versione sarda dell’avventura On the Road, con 354 Km di percorso misto dove si alternano percorsi stradali simili a quelli ad alta percorrenza ad aree dove il tracciato e la segnaletica stradale sembrano fermi agli anni ‘60.

Una strada impegnativa e amatissima dai motociclisti di tutta Europa, che costeggia per quasi tutta la sua lunghezza la costa orientale dell’isola, toccandola solo in pochissimi punti, che unisce il nord e il sud partendo da Quartucciu, nell’interland di Cagliari, arrivando alle porte di Palau. In questo suo itinerario i paesaggi e talvolta il clima cambiano in modo repentino.

 

Il percorso

Vediamo ora il percorso della Strada Statale 125, un susseguirsi di paesaggi diversi che danno tutti lo stesso messaggio: la Sardegna è tante cose. Categorizzarla è sbagliato.

 

La costa sud e il Sarrabus


Si parte da sud. Quartucciu è nell’area metropolitana di Cagliari. Non si vede il mare, ma se ne sente la presenza. I primi 30 km scorrono rapidi sulla Strada Statale 125, e si percorrono dapprima due importanti gallerie: la Murtineddu, posta all’altezza di Capitana e lunga 2,5km, dotata di un avveniristico sistema antincendio automatizzato, e quella di Marapintau, di quasi 1300 metri. Si arriva pertanto agevolmente nell’area di Villasimius. Anche qui non vedrete il mare, ma ne percepirete la vicinanza.Il vento è spesso caldo, e talvolta spostandosi da una stazione radiofonica ad un’altra ci si potrebbe imbattere in una radio tunisina. Da qui lunghi rettilinei ed altre gallerie (tra cui l’importante Gutturu Frascu di oltre 2,6 km) portano agevolmente dalla costa meridionale alla costa orientale dell’isola.  Siamo nel Sarrabus-Gerrei, area nota per le arance di Muravera e la spiaggia di Costa Rei. Se siete in riserva, è opportuno fermarsi e rifornire.

Il salto di Quirra, un vuoto pieno di natura

Superata Villaputzu  ci sono oltre 30 km di strada senza incontrare un solo paese. La SS 125 è in buone condizioni, e la zona è gradevole. Il verde domina, colline e ampi terreni talvolta incolti, un’area che fa pensare alle campagne spagnole  dell’Estremadura.  Ma pochissimi incroci punteggiano questo lungo pezzo di strada. Nessuna indicazione per qualche paese (Tertenia è parecchio più avanti). La strada corre quasi parallela rispetto alla costa ma a 5 km di distanza. Pertanto  non vedrete il mare, ma una natura quasi immobile da entrambi i lati della strada.
Questa è l’area del Salto di Quirra, una delle meno abitate d’Italia. Un luogo quasi misterioso, che la presenza di un poligono militare Nato contribuisce a mantenere poco frequentata. Ma non avete sbagliato strada, anche questa è Sardegna.

L’Ogliastra e i Supramonti

Abbiamo già parlato di quest’area delle Sardegna relativamente alle sue specialità dolciarie. Superati Tertenia e Cardedu ora la SS125 si riavvicina alla costa a Bari Sardo, dove si trova il nostro Galanias Hotel&Retreat. L’area costiera che si sviluppa successivamente termina poco dopo Lotzorai. Infatti la strada sale e si inerpica fino a Baunei. Qui comincia il Supramonte che ci porta da Baunei e passando per Urzulei fino a Dorgali. Forse i 50km più belli di tutta la SS125. Qui avrete davvero la sensazione, in punti come il Passo di Genna Ramene o Monte Lopene, di trovarvi in un luogo veramente fuori dal tempo.

Se ci si ferma, il silenzio spesso è assoluto. Esiste solo la natura, che appare incontaminata se si eccettua la sotttile striscia d’asfalto che percorrete.

Occorre fare attenzione. Questo pezzo della Strada Statale 125 sebbene spesso deserto ha molte curve cieche.Talvolta in caso di piogge insistenti o forte vento, pietre e massi anche di dimensioni consistenti invadono la carreggiata.

Si arriva al passo di Ghenna ‘e Silana: qui un bar e la casa cantoniera li trovi all’improvviso, dopo decine di kilometri di verde. Fermarsi, sgranchirsi le gambe ed  ammirare il panorama. Da una parte il supramonte di  Urzulei dal verde acceso anche d’estate. Dall’altra una distesa di roccia a  perdita d’occhio che in lontananza porta a vedere le  montagne di altro supramonte più noto, quello di Orgosolo. Il viaggio riprende, apparentemente più facile. Ma superata la cantoniera abbandonata di  Bidicolai si risale di quota e si arriva nel supramonte di Dorgali. Qui la strada per 20 kilometri è quasi inghiottita dal verde del bosco, interrotto solo da un distributore di carburante che pare spuntato dal nulla. Poi ancora verde e silenzio. Si scende di quota, si  arriva a Dorgali.

La Baronia e l’incontro con il mare

Fino ad ora avete percorso già 190 km. Se il vostro viaggio non fosse cominciato in nave o in aereo probabilmente non sareste sicuri di trovarvi in un’isola. Nei pressi di Orosei, poi, farete diversi kilometri circondati da un lato all’alto della strada da grandi cave di marmo e  l’assillo di non essere in un’isola vi riprenderebbe se non foste stati sicuri di aver letto a Dorgali le indicazioni per Cala Gonone.
Nuoro (dove se volete soggiornare, il nostro Residence Hotel Grandi Magazzini vi aspetta) e le montagne dell’interno non sono lontane, anzi.
E invece, all’improvviso, il mare. Superate il ponte sul Cedrino, ancora pochi kilometri, eccolo. Ma è solo un attimo. Poi di nuovo colline, verde, silenzio. Lungo la strada gli incroci che portano in spiagge fantastiche come Berchida, Capo Comino. Ma oramai non importa, si viaggia.

 

 La Gallura, l’altra Sardegna

Siete arrivati a San Teodoro. Il traffico è sostenuto, decine di cartelli vi parlano di hotel e residence più o meno esclusivi. Al rettilineo che costeggia la laguna ecco, deciso, l’odore del mare.  Siete arrivati a Porto San Paolo, nella rotatoria troverete il nostro Hotel Residence Porto San Paolo. Il mare sembra non esservi mai veramente mancato. L’isola di Tavolara troneggia alla vostra destra, entrate a Olbia, che al mare deve tutto, e se vi va, soggiornate nel nostro Hotel Felix Olbia.

Ma non è finita, e uscendo dalla città capite che c’è ancora qualcosa. La strada è di nuovo ricca di curve mentre vi avvicinate ad Arzachena. Certo, l’aria è diversa, ma il verde torna a ricordarvi che non siete in un atollo, ma nella seconda isola del mediterraneo. Superate gli incroci per le aree più lussuose dell’isola. Nel comprensorio di Arzachena, tra gli altri sono presenti  i nostri Hotel Airone a Baja Sardinia ed il Country Resort Parco degli Ulivi, immerso nel verde della campagna gallurese.
Il viaggio sta per finire, siete nei pressi di Palau. Se c’è vento la radio della vostra auto potrebbe prendere qualche stazione radiofonica francese. Del resto Santa Teresa Gallura (dove Felix Hotels è presente con il suo Hotel La Coluccia) e l’imbarco per la Corsica distano pochi kilometri.   

Adesso il viaggio è veramente finito. Avete percorso la nostra isola in quasi tutta la sua lunghezza. Avete visto il mare (poco) e avete passato la maggior parte del vostro tempo con la natura di questa terra. Avete scoperto un altro aspetto poco noto di questa isola, un po’ come le sue spiagge nascoste. La storica Strada statale 125, una strada moderna e antica, un po’ come la Sardegna.

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In questo articolo scoprirai la storica Strada statale 125, chiamata anche orientale sarda,una strada moderna e antica  che percorre tutta la Costa Est della Sardegna.

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