Cosa fare a Santa Teresa Gallura se piove: scopri i tesori nascosti di questa località unica

Cosa fare a Santa Teresa Gallura se piove: qualche idea per passare una giornata in modo alternativo e interessante

 

Quando si immagina la vacanza, specie in Sardegna, la pioggia non è un elemento contemplato.

Eppure non sempre le giornate sono assolate anche in piena estate e può accadere di trovarsi in quella dove, malgrado le temperature miti, è prevista pioggia.

Ma niente panico: questa terra antica ha in riserbo per voi tante occasioni per farsi conoscere meglio.

Qui di seguito troverete alcuni suggerimenti su cosa fare a Santa Teresa Gallura se piove o c’è brutto tempo.

Potrete passare del tempo piacevolmente scoprendo che questa bella cittadina oltre alle sue meravigliose spiagge offre molto di più.

Questa zona infatti pullula di siti di interesse culturale che abbraccia un periodo di tempo dal 1400 a.C. ai giorni nostri.

Credits – Wikipedia CC

Il Sito Archeologico Lu Brandali e Tomba Dei Giganti

Il sito risale al periodo di massimo splendore dell’epoca nuragica, in cui la Sardegna era senz’altro una delle aree più sviluppate del mediterraneo, in un arco temporale compreso dal XIV al X sec. a. C.
L’area è composta da:
– un nuraghe a due torri;
– una meravigliosa tomba di giganti dove sono stati ritrovati numerosi resti umani accompagnati dal corredo funerario;
– il villaggio che circondava il nuraghe, dove sono stati ritrovati numerosi reperti che hanno dato modo di comprendere la vita quotidiana;
– un interessantissimo centro didattico, dove è possibile fare un’esperienza in 3D che illustra in modo davvero completo la vita degli antichi abitanti di quest’area. Maggiori informazioni presso il sito della Cool Tour Gallura.

Come raggiungerlo
Provenendo da Santa Teresa procedere per Capo Testa e dopo circa 1,5 km svoltare a sinistra. Vi troverete all’ingresso dell’area archeologica Lu Brandali

Credits – Sardegnaturismo.com

Le cave romane di Capo Testa

Nel passato così come oggi, il granito è un aspetto importante del paesaggio e dell’economia della Gallura, e l’area dell’attuale Santa Teresa venne notata anche dai romani, che si insediarono in Sardegna per oltre sette secoli  a partire dal 230 a. C.
Questa zona in particolare fu interessata da una massiccia presenza romana  tra il I secolo a.C. ed il I d.C, come documentato dagli scavi effettuati.

L’area, poco distante dal centro del paese, presenta ancora oggi i resti della cava di granito dalla quale, pare, si sia estratto il materiale per la costruzione del Pantheon a Roma.

Sono ben visibili le colonne grezze e alcune addirittura con capitelli semilavorati.

Come arrivare
Passando dalla spiaggia di Rena Levante sul versante destro dell’istmo, a circa 3 km da Santa Teresa Gallura.

 

Credits – Gianni Careddu by Wikimedia

La torre di Longonsardo

La Torre fu edificata tra il 1577 e il 1599 su ordine di Re Filippo II di Spagna, nella lotta alle incursioni dei pirati barbareschi.

Era dunque parte di un progetto più ambizioso che aveva come obiettivo l’intero controllo costiero della Sardegna, con l’utilizzo di 105 torri di varie dimensioni ed importanza.

Quella di Longonsardo (antico nome di Santa Teresa Gallura che infatti è rimasto nel nome sardo del paese, Lungoni) era di media importanza o  Senzilla. Costruita con grossi blocchi di granito locale, è ancora oggi in ottimo stato di conservazione.

Alta 11 metri e larga 19, originariamente era composta di 3 vani e non era provvista di ingresso, chei era consentito tramite scale di corda, facilmente retraibili.
Con la fine del periodo di dominazione spagnola e del pericolo proveniente dal nord Africa la torre diviene importante in termini di difesa territoriale nei confronti dei francesi.

La nascita del borgo di Santa Teresa si deve fondamentalmente a questo aspetto, sancito da Vittorio Emanuele I nel 1808.

Note:
Visitabile dal 1 aprile al 31 ottobre tutti i giorni dalle 9.30 alle 18.30

Come raggiungerla
La Torre si trova all’interno del paese, ad appena 800 metri dalla piazza principale, procedendo verso la Spiaggia di Rena Bianca.

 

Credits – Gianni Careddu by Wikimedia

Le batterie e fortini costieri di Santa Teresa Gallura

La storia di Lungoni prima e Santa Teresa poi è caratterizzata dalla preoccupazione, oggi fortunatamente svanita, di attacchi dall’esterno.

In quest’ottica si collocano le fortificazioni costiere che avevano come obiettivo l’individuazione ed affondamento di navi nemiche.

L’area di Punta Falcone ospita:
– La Batteria a doppio compito Garassini. Questa batteria aveva la possibilità, data dai suoi armamenti, di poter abbattere velivoli e navi. Costruita nel 1920 all’interno del promontorio di Punta Falcone, è oggi raggiungibile percorrendo il sentiero di Punta Contessa. Inglobata nei graniti, gode di un fantastico panorama.
–  la Batteria antinave Caroli costruita anch’esse tra la I e la II Guerra Mondiale presenta tre piazzole che contenevano originariamente i grossi cannoni antinave da ben 305mm. Sono presenti i camminamenti all’interno della rocca che portano ai magazzini delle munizioni, caserme e fabbricati adibiti a polveriera con binari per trasporto dei grandi proiettili.
– La Batteria Ferrero, in buono stato di conservazione, era dotata di quattro cannoni da marina da 149. Si possono ancora notare gli alloggi dei soldati, le cucine, i lavatoi e i bagni.

Come raggiungerle

Da Santa Teresa Gallura raggiungere La Ficaccia. Raggiunta la frazione percorrere la strada (che diventa poi sterrata) in direzione Punta Falcone.

 

Credits – aldorado shutterstock.com

Il Faro di Capo Testa

 

Il faro di Capo Testa, perfettamente attivo e funzionante, grazie alla sua posizione che domina l’intera area delle Bocche di Bonifacio, è il più importante per la navigazione del nord Sardegna.
Costruito nel 1845, ha una pianta rettangolare e si sviluppa su due livelli.

Al di sopra si erge la torre con la lanterna, di base quadrata, dipinta con il tipico colore bianco.

L’intero faro è alto 23 metri, con una portata di 17 miglia nautiche (oltre 30 km), pertanto perfettamente visibile dalla Corsica e dalle isole dell’arcipelago di La Maddalena.

Come raggiungere il faro di Capo Testa
Da Santa Teresa proseguire in direzione Capo Testa. Una unica strada di poco più di 4 km porta al faro.

Speriamo di avervi dato qualche utile suggerimento sull’area di Santa Teresa Gallura.
E se state pensando di venirci in vacanza, non possiamo che consigliarvi il nostro Hotel La Coluccia, affacciato sulla spiaggia di Conca Verde.

 

Un hotel concepito come una grande villa moderna e di design, un rifugio protetto, un lusso sobrio ed elegante nel quale farsi viziare.
Arrivederci a Santa Teresa, allora!

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