5 luoghi meravigliosi da vedere in Gallura che forse non conosci

Cinque luoghi poco noti della Gallura che vale la pena visitare

La Gallura è senza dubbio la zona della Sardegna più conosciuta e che ha sviluppato negli anni un tipo di turismo che integra luoghi esclusivi con località altrettanto belle ma alla portata di tutti.

Il maggiore volano è stato in origine la forza del marchio Costa Smeralda in ambito nazionale e internazionale.

Tuttavia la oggettiva varietà del comprensorio, che comprende l’Arcipelago di La Maddalena e l’area Marina di Tavolara, e in ultimo la facilità con cui può essere raggiunta (i porti di Olbia e Golfo Aranci così come l’aeroporto internazionale Olbia Costa Smeralda) ne fanno da decenni l’area  più visitata dell’isola.

Sembrerebbe dunque che non ci sia più nulla da scoprire di questa “regione nella regione”, come spesso i galluresi indicano la loro terra, che non sia legata al mare e al periodo estivo. Anche perché i luoghi comuni, si sa, sono difficili da superare, specie se radicati nel tempo e nell’immaginario collettivo.
Eppure secondo noi questa terra offre ancora molte sorprese, e qui vi offriamo una breve lista di cinque luoghi poco noti della Gallura che vale la pena visitare.
Appena al di fuori dai tradizionali circuiti, estremamente apprezzati da chi li conosce eppure non ancora investiti dal turismo di massa.

Luogosanto, quando nel nome c’è tutto

E’ possibile trovare in un paese di meno di 2.000 abitanti oltre 20 chiese, un castello e un eremo fondato in epoca paleocristiana? Si, se siete a Luogosanto.
Questo paese, senza sbocco sul mare e incastonato nei monti del Limbara, è pervaso da una sincera spiritualità fin dalla sua origine.
Il santuario di San Trano, costruito dai francescani nel 1227 tramite una visione della Madonna, è posto nel luogo dove due eremiti anacoreti vissero nel V secolo. In questo pianoro aspro e battuto dal vento, questa piccola chiesa di granito riporta alla chiesa delle origini e a un modo d’intendere il mondo che è quanto di più lontano ci possa essere dalla, pur vicina, Costa Smeralda. Tra le oltre 20 chiese del paese la principale è quella di Nostra Signora di Luogosanto, di epoca medievale, a cui il Papa Onorio III diede il titolo di basilica minore. Un massiccio portale di bronzo viene aperto ogni sette anni, ed è meta di pellegrinaggio per migliaia di fedeli da tutta la Sardegna.
Sempre nel territorio di Luogosanto sono visibili le rovine del castello di Balaiana, che in epoca medievale era la residenza estiva del giudice di Gallura.
Luogosanto è un luogo speciale, dove chi vuole può dedicare del tempo per meditare  e ritrovare sé stesso.

La Valle della Luna

Da non confondersi con il promontorio di Cala Grande a Santa Teresa Gallura, noto per la sua comunità hippy,  quest’area che ricade nel territorio comunale di Aggius è nota in gallurese come Li Parisi, ed ha una straordinaria particolarità. Questa valle è punteggiata da massi granitici che spuntano quasi dal nulla, notevoli sia per numero che per dimensioni. La valle,  racchiusa da una cordigliera di creste granitiche, ha senz’altro un che di primordiale, testimoniato anche dal ritrovamento di circoli megalitici risalenti tra il 4500 e il 3000 a.C.
Il vento e l’acqua nei millenni hanno scavato questi massi, creando dei rifugi naturali detti tafoni nei quali sono state trovate tracce di insediamenti umani.
Visitando quest’area sembrerà davvero di trovarsi catapultati in un passato remoto, ecco perché secondo noi è uno dei cinque luoghi poco noti della Gallura che vale la pena visitare

Calangianus, l’industria (verde) che non ti aspetti

Questa cittadina posta ai piedi del Limbara, dal clima piacevolmente fresco anche d’estate è nella lista dei cento comuni più industrializzati d’Italia.
Eppure l’aria salubre e i chilometri di boschi di querce che la circondano farebbero pensare a ben altro.
Invece una storia industriale che nasce nella seconda metà dell’ottocento ha reso questa operosa cittadina, che nel 1888 aveva già regolari trasporti ferroviari, il centro italiano per la produzione e trasformazione del sughero. Nelle sue oltre 40 fabbriche sono prodotti due terzi di tutti i tappi di sughero italiano, e l’intraprendenza dei suoi industriali ha fatto in modo che oggi le imprese nate qui abbiano stabilimenti in ambito europeo e sudamericano.
I Calagnanesi però si sono dati anche da fare nell’ambito estrattivo, con decine di cave di pregiato granito che viene esportato in tutto il mondo. Ma questo benessere, tuttavia, non è ostentato. Calangianus ha infatti un aspetto semplice, e le chiese e il centro storico costruiti tutti in granito locale sono molto ben tenuti, ma sempre con quella misura che ricorda il duro lavoro dei suoi abitanti. E le tradizioni, a cominciare dall’uso quotidiano del gallurese al posto dell’italiano, qui contano ancora.

S’Ozzastru di Santu Baltulu di Carana, antico come i Nuraghi

Non distante da Calangianus, nei pressi del Lago di Liscia all’interno del territorio di Luras (di cui abbiamo parlato in passato per il museo della Agabbadora), è visibile un Monumento Naturale.
Si tratta di un imponente olivastro di età compresa tra i 3000 e 4000 anni. Non altissimo (14 metri) ma largo 20 e con una copertura frondosa di circa 600 mq, è probabilmente l’albero più antico d’Italia. Ora è meta di appassionati di silvoterapia e meditazione, ma anche chi è scettico verso queste credenze non può non percepire un senso di sicurezza e di pace nel vedere questa espressione della natura che era già qui migliaia di anni fa.
Per noi è senz’altro uno dei cinque luoghi poco noti della Gallura che vale la pena visitare.

Aggius, uno dei borghi autentici d’Italia

Non sei stato ad Aggius?
Questo è probabilmente quello che ti dirà il tuo collega o amico gallurese quando gli parlerai delle tue vacanze nella sua terra. In effetti in questo paese Bandiera Arancione del Touring Club Italiano non troverai spiagge bianche, fondali cristallini, locali alla moda. Troverai un suggestivo museo del banditismo, un completo museo etnografico, un centro storico ancora oggi attivo e conservato con cura dai suoi abitanti, una ristorazione che conserva immutati i sapori della cucina locale.
E poi le “Cussoghje”, una economia di autosufficienza dalla quale, a partire dalla seconda metà del 1700, si svilupperà una cultura e stile di vita che sarà in uso fin quasi ai giorni nostri.

 

Speriamo di avervi dato dei suggerimenti non banali per la vostra vacanza in Gallura, anche perché… è casa nostra!
Infatti Felix Hotels sarà lieta di ospitarvi a Porto San Paolo, nel Hotel Residence Porto San Paolo o se preferite un hotel in città potrete soggiornare all’ Hotel Felix Olbia. Salendo verso nord nella parte costiera ecco il nostro Hotel Airone a Baja Sardinia mentre chi preferisce il verde della campagna gallurese può optare per il Country Resort Parco degli Ulivi. Ultimo ma non meno importante il nostro hotel 5 stelle  La Coluccia, sulla spiaggia di Conca Verde a Santa Teresa.

E allora, arrivederci in Gallura!

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