Ogliastra terra dei centenari, Sardegna una delle 5 zone blu al mondo.

A partire dal 2016, grazie ad uno studio compiuto dal Prof. Giovani Pes, Senior researcher dell’Univesità di Sassari e dal Prof. Micel Poulain, esperto in demografie e professore Emerito dell’Università di Louvain i centri ogliastrini di Arzana, Baunei, Seulo,  Talana, Treie, Urzulei e Villagrande Strisaili (area facilmente raggiungibile dal nostro Galanias Hotel & Retreat ) sono stati riconosciuti come una delle 5 blue zone al mondo.
Evidenti i parametri demografici che hanno determinato questa scelta:  lo straordinario numero di centenari dell’area che ha come picco Seulo (neppure 800 residenti), con ben 20 centenari in vita dal 1996 al 2016.

Sulle ragioni che abbiano generato questo straordinario  tasso di longevità si sono fatte molte ipotesi.
Ci sono tuttavia dei punti in comune con le altre zone del mondo che hanno simili percentuali di centenari quali l’alimentazione e lo stile di vita. Vediamo ora quelli di quest’angolo di Sardegna

Lo stile di vita dei centenari Ogliastrini

Qui il tempo è scandito dalla natura. Le stagioni regolano le attività agricole e pastorali e di conseguenza candenzano le vite delle persone che vivono in quegli ambienti. Non è raro trovare ultranovantenni coltivare il proprio orto mentre le mogli fanno ancora il pane in casa. Lo stress della vita preda del consumismo qui è cosa lontana. Il contatto con la natura è quotidiano: se salubrità dell’aria e dell’acqua sono elementi dati per acquisito, è il naturale rispetto per l’ambiente l’elemento che caratterizza la vita di questi paesi.

 

L’alimentazione della Blue Zone in Sardegna

La gastronomia ogliastrina, di cui abbiamo già parlato in relazione ai dolci vede nell’attività agro pastorale e nei prodotti agricoli del luogo il cardine della dieta. Essa poggia da sempre e ancora oggi in particolare su alimenti semplici e poco elaborati: pane (tra cui il celebre pistoccu), latte, formaggio, carni arrostite, verdure e frutta di stagione.
Anche le ricette riflettono questa semplicità, figlia di un’epoca in cui gli sprechi non erano ammessi.
Esempio tipico di questa filosofia è “sa minestra‘e istadi”, in sostanza il minestrone fatto d’estate che vede l’utilizzo delle verdure primaverili ed estive.
Altro piatto povero ma sostanzioso è il “casu axedu”, il latte fresco a cui viene aggiunto caglio e siero e quindi e fatto coagulare, che si mangia semplicemente spalmato nel pistoccu o aggiunto all’insalata per dare sapore e sostanza.

La carne d’agnello, di capretto e più raramente il maialetto fanno anch’esse parte  di questa dieta, a cui si aggiunge il consumo di un bicchiere di vino rosso a pasto.
Un’alimentazione sana e bilanciata, con una percentuale altissima di prodotto locale, ma in cui tutto è consumato con moderazione. Nella terra dei centenari gli eccessi a tavola non sono graditi.

 

La Sardegna è una delle 5 zone blu al mondo per la sua particolare genetica.

Senz’altro quest’argomento ha destato un grande interesse, che ha riflessi anche in scala mondiale. Infatti importanti università in Italia e all’estero si sono mostrate molto interessate allo studio del genoma di questi paesi. Quello che è certo è che ci troviamo in una delle zone in cui. per via dei pochi scambi con l’esterno. il DNA è cambiato in maniera minima rispetto al neolitico.
Per la custodia di questo patrimonio genetico è stata creata  una fondazione, la DNA Ogliastra, che salvaguarderà e renderà pubblicamente disponibili queste informazioni.

Visti i punti salienti della longevità ogliastrina, è importante notare come questo evento inzialmente notevole in ambito scientifico si sia essa si sia riflesso sul territorio.

 

La terra dei centenari come volano turistico

Sicuramente trascorrere del tempo in questi paesi, avere la possibilità di conoscere e e sperimentare le abitudini dei suoi abitanti, provare la cucina tradizionale, dedicarsi alle attività che per anni centenari e ultranovantenni praticano può dare degli spunti .
Una vacanza diversa dal solito, un autentico viaggio nel viaggio,che rimane impresso nella memoria e che forse migliora la vita, facendo riflettere sulle priorità e magari aiuta a cambiare prospettiva sul modo d’intendere la vita.
Il nostro Galanias Hotel & Retreat , ubicato a circa 40 minuti di auto dai paesi della blue zone, può essere una eccellente base per scoprire quest’area ancora poco conosciuta della Sardegna.

 

Ogliastra, la terra dei centenari nell’immaginario collettivo

Assieme ad aspetti scientifici ed ora anche turistici, la terra dei centenari è diventata oggetto di una importante attenzione mediaica. Oltre a numerosi servizi di testate internazionali tra cui National Geographic, è di recente realizzazione il bel documentario del regista ogliastrino Pietro Mereu,  “Il club dei centenari”.
Girato tra Arzana, Baunei, Talana, Urzulei e Villagrande Strisaili dà uno spaccato suggestivo ma senza retorica degli ultracentenari che vi abitano documentandone con le dirette testimonianze lo stile di vita.
«L’idea nasce dall’esigenza di contribuire a far conoscere le eccezionali caratteristiche del territorio ogliastrino, al di fuori dalla facile spettacolarizzazione dei numeri e dell’eccezionalità del fenomeno.- dichiara Mereu.

 

Con questo breve articolo speriamo di avervi dato utili delle informazioni su quest’area senz’altro meno nota ma altrettanto affascinate. La Sardegna infatti non  è solo spiagge più o meno conosciute ma anche un luogo davvero pieno di sorprese e di caratteristiche uniche come l’Ogliastra, la terra dei centenari.

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