Quando si parla di Sardegna, l’immaginario collettivo si popola di fantastiche spiagge, il mare della Costa Smeralda e connessi luoghi comuni. Ma la Sardegna è anche, e molto più, di una meta balneare: è una terra ricca di storia, arte e tradizioni vive. E Nuoro ne è forse il centro culturale più autentico e vibrante.
Ubicata geograficamente nel cuore della Barbagia questa piccola città custodisce con orgoglio la propria identità fin dal secolo scorso, nutrendo un substrato culturale autoctono che si evolve nel tempo. La città che ha dato i natali a Grazia Deledda, premio Nobel per la Letteratura, e poi a Salvatore e Sebastiano Satta e oggi ben rappresentata da Marcello Fois e Salvatore Niffoi, Nuoro è oggi un polo dinamico che sa unire la memoria delle sue radici al linguaggio dell’arte contemporanea. Il Museo Etnografico Sardo, il Museo Deleddiano e il MAN – Museo d’Arte della Provincia di Nuoro – ne sono le testimonianze più evidenti.
La città è protagonista anche di eventi che mantengono vivo il legame con le tradizioni popolari, come la Festa del Redentore, che ogni estate unisce sacro e folclore con processioni in abito tradizionale e spettacoli coinvolgenti. Da segnalare anche il Carnevale barbaricino, che coinvolge diversi paesi della Barbagia, ognuno con le proprie maschere e riti ancestrali, ma che trova in Nuoro uno dei palcoscenici principali.
In questo contesto, Nuoro si conferma il cuore pulsante della cultura sarda, e il MAN è oggi (assieme al bellissimo museo etnografico) uno dei più autorevoli centri espositivi del Mediterraneo. È proprio qui che ha preso vita una delle mostre fotografiche più interessanti dell’estate 2025.
Credits Man Nuoro
“Isole minori”: la mostra che racconta una Sardegna inedita
Fino al 16 novembre 2025, il MAN ospita Isole Minori, un progetto curato da Walter Guadagnini e Giangavino Pazzola che propone una nuova rappresentazione visiva della Sardegna contemporanea. Un viaggio che supera gli stereotipi dell’isola “edenica” o “arretrata” per restituire pluralità, complessità e realtà.
Il percorso si snoda attraverso le opere di sedici grandi fotografi internazionali che hanno lavorato in Sardegna dal 1990 a oggi. Il nucleo principale della mostra è proprio a Nuoro: qui troviamo le immagini simboliche delle spiagge affollate di Massimo Vitali, i paesaggi poetici di Bernard Plossu e quelli metafisici di Mimmo Jodice. L’identità sarda, espressa attraverso il volto e la maschera, viene indagata da Salvatore Ligios e Charles Fréger.
Ma la mostra va oltre l’estetica: Vanessa Winship, George Georgiou e Marinella Senatore riflettono su temi civili e sociali, dal concetto di cittadinanza alla marginalità. Jacopo Benassi e Lorenzo Vitturi offrono invece interpretazioni sul senso d’isolamento, evocando emozioni profonde legate al vivere insulare.
La mostra prosegue in parallelo a Cagliari, dove presso la Galleria Comunale d’Arte si approfondisce il rapporto tra fotografia e letteratura, grazie ai lavori di Arianna Arcara, Karla Hiraldo Voleau, Luca Spano e François-Xavier Gbré.
Un doppio allestimento che, con intelligenza e sensibilità, ci invita a guardare l’isola con occhi nuovi.
© Mimmo Jodice, Punta Pedrosa,1998
Dove soggiornare a Nuoro per visitare la mostra
Se stai pianificando una visita a Nuoro per immergerti nella cultura sarda e scoprire questa mostra imperdibile, il Felix Hotel Grandi Magazzini è la scelta ideale. Situato in posizione centrale, moderno e confortevole, questo hotel offre camere spaziose, ambienti eleganti, parcheggio gratuito e Wi-Fi veloce.
Gestito da Felix Hotels, garanzia di qualità e accoglienza autentica, il Grandi Magazzini è perfetto sia per soggiorni brevi che per esperienze culturali più approfondite. A pochi minuti dal centro storico e dalle sedi museali principali, rappresenta un punto di partenza ideale per esplorare anche i dintorni: Orgosolo, Mamoiada e il Monte Ortobene.
Sardegna, un’isola da vivere tutto l’anno
Con questa mostra, Nuoro dimostra ancora una volta come la Sardegna sia una terra da vivere ben oltre il turismo stagionale. Arte, identità e narrazione si fondono in un’esperienza che arricchisce lo sguardo e il cuore. Per chi vuole davvero conoscere l’isola, “Isole minori” è un’occasione da non perdere per visitare un’isola che ha molto di più da offrire del sole.