Scopri le sei spiagge da vedere assolutamente in Ogliastra

Lunghe bianchissime spiagge sabbiose o calette a picco su panorami mozzafiato, affacciate su un mare “bandiera Blu”. Questo è il mare d’Ogliastra di cui vi vogliamo presentare sei tra le spiagge più belle .

 

L’Ogliastra è probabilmente l’area della Sardegna dove si percepisce ancora nitidamente il contrasto tra antico e moderno, la tradizione e l’innovazione, l’antica cultura della montagna ed il moderno turismo estivo.

Perché, malgrado i  60 km di costa  composti per buona parte di lunghe spiagge sabbiose ed un retroterra montano di grande bellezza, quest’area della Sardegna si è affacciata al turismo relativamente tardi.   Ma questo suo essere un po’ “nascosta” rispetto ad altre aree più note la rende se possibile ancora più affascinante.
Infatti con l’andare del tempo alcune sue peculiarità sono diventati il suo “marchio di fabbrica”.
Per esempio essere una delle 5 zone Blu al mondo, ha dato all’Ogliastra una insperata vetrina a livello mondiale. Il suo assetto stradale caratteristico ne fa una delle mete ambite per i motociclisti, paesaggi montani di straordinaria bellezza l’hanno resa punto di riferimento per gli appassionati di trekking e free climbing. Spiagge ampie e non troppo affollate la vedono preferita da chi fugge le mete turistiche troppo commerciali.

E per venire all’oggetto di questo articolo, qui di seguito troverete la nostra lista di quelle che sono a nostro parere le sei spiagge più belle dell’Ogliastra. Una proposta necessariamente limitata, soggettiva, ma rappresentativa delle spiagge di questa parte di Sardegna.

Credits Sardegnaturismo.it

Partendo da sud la prima spiaggia che vorremmo segnalare è quella di Su Sirboni (Il cinghiale in Sardo) che si trova nel territorio di Gairo. Incastonata tra i graniti rosa che sono anch’essi un tratto caratteristico dei paesaggi ogliastrini, questa spiaggia di poche centinaia di metri è composta da una sabbia di un bianco abbagliante e grana finissima. Il fondale trasparente resta basso a lungo e consente di vedere i piccoli pesci che popolano questa insenatura e che si spingono quasi a riva. Il contrasto tra i colori, vividi anche nelle giornate nuvolose, ed un’atmosfera silenziosa data anche dal vicino resort abbandonato ne fanno una spiaggia assolutamente da visitare nel vostro viaggio in Ogliastra.   Vi si giunge percorrendo a piedi un breve sentiero. Il parcheggio gratuito è consentito sulla banchina della strada.
Dista meno di 20 minuti in auto dal nostro Galanias Hotel & Retreat

Credits Sardegnaturismo.it

Superato Gairo si entra nel territorio di Cardedu, piccolo comune di recente costituzione che porta nel nome (il cardeto) la sua origine. Qui si trova una delle spiagge più estese della Sardegna, lunga oltre 8 km, ombreggiata per ampi tratti da boschi di eucalipto. Nella parte meridionale di questa si trova Perd’e Pera. Anche qui il mare cristallino si infrange su un arenile che però è di grana media. Gli alberi poco lontani dall’arenile, un servizio di parcheggio gratuito o custodito, lo scarso affollamento anche in alta stagione e servizi di ristorazione  ne fanno una scelta eccellente se desiderate una soluzione comoda e di tutto relax per la vostra giornata di mare.

Arriviamo ora a Bari Sardo. La cittadina caratterizzata dalla torre seicentesca a picco sul mare edificata per proteggere quell’area dai pirati barbareschi, ha anch’essa delle splendide spiagge. Curiosa la denominazione delle due spiagge (premiate con la Bandiera Blu) a nord e a sud della torre. Si chiamano infatti mari de is ominis e il mari de is feminas, e prendono il loro nome dal fatto che nel dopoguerra le due spiagge erano appunto separate per tutelare il “comune senso del pudore”.
Pur vicine, sono diverse: mari de is feminas è sostanzialmente la parte finale della spiaggia che inizia diversi chilometri prima a Perd’e Pera, mentre mari de is ominis, con maggiore profondità, ha alle spalle una comoda pineta ed un parcheggio. Le due spiagge sono entrambe generose di spazi anche in alta stagione, e distano appena 3 minuti in auto dal nostro Galanias Hotel & Retreat.

 

Spostandosi ora verso nord arriviamo a Cea, uno dei tratti di spiaggia giustamente più noti della costa ovest della Sardegna. Qui la sabbia torna ad essere di un bianco abbagliante e finissima, e la spiaggia, lunga circa un chilometro, è delimitata a nord da un faraglione di porfido rossastro, che riemerge in mare in un’area che appunto prende il nome di Is scoglius Arrubius.
La spiaggia (Bandiera Blu) risulta graditissima un po’ a tutti: i bambini giocano sicuri in un fondale che resta basso a lungo, i tuffatori che possono arrivare facilmente agli scogli rossi e da là “esibirsi”, dagli amanti della fotografia per gli straordinari contrasti cromatici offerti dalla natura e che non necessitano di alcun filtro, e da chi semplicemente vuole godersi il mare con tutti i comfort dato che la spiaggia è dotata di stabilimenti balneari, chioschi e ristoranti che tuttavia ne occupano una porzione non preponderante.

 

 

Credits Sardegnaturismo.it

Arriviamo ora al confine settentrionale dell’Ogliastra.
Abbiamo superato l’ampio lido di Orrì (Bandiera Blu), la spiaggia del capoluogo Tortolì, e l’altrettanto ampia spiaggia che porta a Santa Maria Navarrese.  Da qui comincia un’area di scogliere che si interrompe di rado. Alle sue spalle il Supramonte di Baunei, un’ampia zona montana pressoché spopolata con gole e Canyon che sono lo scenario del Selvaggio Blu, il trek percorribile più impegnativo in Italia e notissimo anche all’estero. Qui  siamo nella zona di Cala Goloritzé, la nostra sesta spiaggia da vedere assolutamente in Ogliastra. Questo monumento nazionale è certamente la spiaggia simbolo dell’Ogliastra perché in essa si fondono le caratteristiche di questa zona della Sardegna. Il mare di un azzurro assoluto è sovrastato dalla celebre guglia di calcare detta Monte Caroddi, meta di free climbers di tutto il mondo. Sotto, una scogliera quasi a picco contiene come uno scrigno una spiaggia di sassolini bianchissimi che non sono affatto fastidiosi ed anzi danno una sensazione simile a quella di un massaggio. L’arco scavato nella roccia dal mare e dal vento e che delimita la spiaggia è come un ultimo regalo che la natura ha voluto dare ad un luogo che fa scaturire in chi la visita reazione talvolta molto diverse, ma tutte comunque accomunate dalla sensazione di meraviglia e di rispetto nei confronti di un luogo che si percepisce come non comune.

La spiaggia è a numero chiuso, non è consentito l’accesso diretto dal mare. La prenotazione obbligatoria con l’utilizzo della APP Heart of Sardinia.
Arrivando dal parcheggio di Su Porteddu (circa 50 minuti in auto  nostro Galanias Hotel & Retreat)  si continua a piedi, lungo un sentiero di media difficoltà, in poco più di un’ora per andare (discesa) e quasi 2 ore per tornare (in salita) con l’utilizzo di scarpe adeguate. In alternativa si giunge in barca una delle calette vicine e quindi seguendo i percorsi a piedi. Nella spiaggia non ci sono servizi, ed è necessario pertanto portare con sé acqua e cibo.
Con Cala Goloritzé abbiamo terminato la nostra breve ma speriamo esaustiva visita a quelle che per noi sono le sei spiagge da vedere assolutamente in Ogliastra. Come abbiamo visto spesso diverse, ma tutte accomunate dalla presenza di una natura sempre protagonista assoluta.

 

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